Page 20 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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sarà di 35 cm per braccio. Si è riusciti anche a realizzare, per quest’ultima gamma di
frequenza,un’antenna sfruttando la gruccia di alluminio di quelle del tipo da lavanderia.
Proseguendo il discorso, dopo aver descritto il dipolo, si analizza un altro tipo di antenna molto
semplice e che occupa poco spazio: l’antenna verticale.
Di questo tipo di antenna ne esistono di vari tipi: monobanda, bi-banda o multibanda, che sono le
classiche installate presso un COM attrezzato.
Nel primo caso, monobanda, si possono citare ad esempio le classiche antenne CB della 27 Mhz che
ancora si possono vedere sui tetti di qualche abitazione. Come si evince dalla denominazione, le
stesse sono progettate per funzionare su una singola banda e la loro altezza è funzione della
frequenza di trasmissione. In gamma CB solitamente sono lunghe un mezzo d'onda per cui essendo
la lunghezza d’onda di 11 mt. diviso due sono lunghe 5,5 mt. Solitamente sono anche corredate da
dei radiali di massa, lunghi un quarto lambda.
Altra classica antenna verticale che possiamo trovare con facilità è la Ground plane , lunga invece
un quarto di onda, 2,75 mt. con 4 radiali alla base inclinati a 45° più l'elemento radiante posto sopra
di questi in verticale. Come per le antenne verticali l'elemento centrale è connesso fisicamente con
la parte centrale del cavo coassiale mentre i radiali sono collegati a massa tramite la calza dello
stesso.
Per le frequenze in UHF sono facilmente realizzabili tramite dei connettori da pannello del tipo PL.
In questo caso basta tagliare 5 pezzi di acciaio armonico da 2 mm. saldarne uno nella parte centrale
del connettore e con dei morsetti capicorda collegare gli altri quattro, che costituiranno i radiali di
massa, con delle viti e bulloni su misura nei 4 buchi del connettore stesso. Ogni pezzo di acciaio si
taglierà con misura pari a 16 cm. e il cavo coassiale si collegherà nella parte femminile del
connettore. Questa realizzazione risulta molto efficace per aumentare la portata di un
ricetrasmettitore palmare; da esperimenti condotti personalmente dallo scrivente in zone poste in
altura, una configurazione di questo genere ha permesso collegamenti in gamma UHF, a distanza di
25 Km. in diretta, ossia senza ausilio di ripetitore, con una potenza di soli 2 Watt.
Esistono anche delle antenne verticali senza alcun tipo di radiali, in questo caso parliamo di antenne
del tipo marconiano, in cui mezza lunghezza di onda è collegata al centrale mentre la base è
fisicamente collegata a terra tramite un palo piantato sul terreno o per mezzo di una serie di fili posti
a raggiera di lunghezza pari a mezza lunghezza d’onda, o un quarto della stessa se non si dispone di
sufficiente spazio trovandovi su un tetto e non in mezzo ad un giardino. Esempi di questo tipo di
antenne sono quelle delle stazioni radiofoniche in onde medie, quelle realizzate a traliccio verniciate
rosse e bianche, o quelle a bordo delle navi,(il mare rappresenta un ottimo piano di massa), e
solitamente quest’ultima viene posta sotto la chiglia.
Antenne di tipo verticale si trovano ancora a bordo delle imbarcazioni da diporto per la gamma
VHF nautica. I radioamatori solitamente le impiegano nella configurazione bi-banda, ossia con
possibilità di funzionamento sia in V che in UHF, ( 145/430 Mhz ), Raffigurata in Fig. 9. Le
versioni multigamma, trovano invece impiego nel campo delle HF. Una tipica antenna per le
situazioni di emergenza è quella conosciuta con il nome “a canna da pesca”. In questo caso si
utilizza una canna in vetroresina telescopica ove si applica un filo del tipo da impianti elettrici
fissandolo con del nastro adesivo, solitamente si realizza con una altezza di 7/10 mt. Alla base della
stessa si applica un trasformatore di Impedenza del tipo 4 a 1, realizzato sempre a mezzo di spire
avvolte su ferrite; ne esistono anche del tipo commerciale dove si collega un lato al filo issato sulla
canna, mentre la massa viene realizzata con un contrappeso sempre su filo elettrico e collegata
all’altro morsetto di questo trasformatore.
Questo tipo antenne ricevono e trasmetto per tutti i 360° essendo omnidirezionali. Da prestare
attenzione alla loro realizzazione: non utilizzare canne in fibra di carbonio, lo stesso è di materiale
conduttore e si corre il rischio di farlo lavorare come parafulmine!
Dopo le antenne verticali si prosegue con il descrivere le antenne direttive.
Questo tipo di antenne hanno la loro massima diffusione in quelle di tipo Yagi, dal nome del loro
inventore, e sono presenti su tutti i tetti delle case essendo largamente impiegate in ambito della
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