Page 16 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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CAPITOLO 4
ANTENNE E LINEE DI TRASMISSIONE
Dopo aver presentato brevemente i concetti di onda radio e quello di propagazione nel precedente
capitolo, ne deriva che per far propagare la voce/segnale ad una determinata frequenza, è necessario
avere un segnale portate da applicare all’impianto di antenna per poi fare in modo, successivamente,
di irradiarlo nello spazio affinchè possa essere captato e ricevuto dalla stazione ricevente. In questa
parte si descriveranno i mezzi che servono per realizzare gli scopi sopra citati. Per fare in modo che
un apparato trasmittente possa irradiare un segnale verso una stazione ricevente, ha bisogno
fisicamente di essere connesso ad un’antenna o aereo come la definiva Guglielmo Marconi.
L’impianto di antenna riveste un ruolo fondamentale in una stazione ricetrasmittente. Esiste un
vecchio adagio, coniato dai radioamatori statunitensi che recita: “spendi 1 dollaro per la radio e
100 per l’antenna”.Questo per sottolineare che l’antenna-trasduttore, poiché di questo si tratta,
rappresenta un elemento indispensabile per ottenere la massima performance in una stazione radio.
Oltre all’impianto antenna, è necessario accennare alle linee di trasmissione, ossia a tutto quello che
serve a collegare fisicamente la nostra radio con l’impianto radiante.
Si definisce linea di trasmissione l’insieme di quegli oggetti fisici che servono a veicolare un
segnale verso un’ antenna. Ad esempio, anche gli impianti telefonici, i cavi dei moderni modem e
anche le linee elettriche sono delle linee di trasmissione. In ambito radio o televisivo le linee di
trasmissione sono rappresentate dai cavi coassiali che collegano fisicamente una radio, o una tv, con
il sistema di antenna. Le linee di trasmissione, hanno una loro caratteristica fondamentale dovuta
alla loro costituzione fisica. Questa caratteristica viene chiamata Impedenza. Caratteristica indicata
come Z0 il cui valore si misura in ohm. Questo valore rappresenta anche la grandezza di misura che
definisce la resistenza elettrica di un materiale.
Per caratteristica costruttiva, i cavi coassiali utilizzati in ambito televisivo hanno una Impedenza
caratteristica di 75 ohm, mentre i cavi che vengono utilizzati in ambito delle trasmissioni radio
hanno una Impedenza pari a 50 ohm. Le linee di trasmissione sono costituite nella maggioranza dei
casi da cavi coassiali. Questi cavi coassiali, sia per i 50 che per i 75 ohm di Impedenza
caratteristica, sono formati da un involucro esterno che serve a proteggere gli stessi dalle intemperie
e dove sono riportate le caratteristiche costruttive dello stesso. Al di sotto della guaina di protezione
si trova una trecciola di rame o alluminio, volgarmente chiamata calza o schermo, vedi Fig. 8 .
Questa trecciola serve non solo a chiudere fisicamente a terra la nostra antenna, ma può anche
veicolare una tensione di alimentazione verso un amplificatore di segnale o contribuire a portare
alimentazione verso un LNB(Low Noise Block converter) di un impianto parabolico che ha bisogno
di un segnale pari a 12 volt. Può di non ricevere il segnale dalla parabola per assenza di
alimentazione LNB, in questo caso o non è stata selezionata la voce “alimentazione LNB” oppure il
cavo stesso si è allentato per cui il connettore non fa più contatto con la calza di massa. Aderente
alla calza troviamo un materiale di tipo dielettrico, che può essere di colore bianco, nero e, negli
impianti televisivi anche avvolto in una carta stagnola simile all’alluminio. Anche in questo caso il
materiale isolante, dielettrico, serve ad isolare il connettore centrale che può essere rigido e
unipolare o formato da più fili, stretti tra di loro su cui si applica il segnale a radio frequenza da
irradiare.
In entrambi i casi - ricezione televisiva o impianto ricetrasmittente - i due elementi, centrale e calza,
non devono toccarsi tra di loro. Nel caso in cui dovesse accadere, nel primo caso manderemo in
corto circuito il segnale elettrico in presenza di un impianto amplificato o di alimentazione verso
una parabola satellitare, nel secondo caso si chiuderà a terra la linea di trasmissione, mandando in
corto anche l’antenna generando così dei problemi allo stadio finale del ricetrasmettitore.
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