Page 29 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
P. 29

Fig. 15 Toni sub audio e dsc



            Pur avendo delle radio già programmate, gli operatori alle prime armi delle squadre di protezione
            civile, molto spesso non sanno che alcuni ripetitori, oramai quasi tutti, utilizzano dei toni sub- audio
            per potervi accedere. Questa modalità permette di evitare aperture indesiderate del ponte causate da
            rientri di frequenze adiacenti piuttosto che a disturbi di radio frequenza. I toni sub-audio, esempio di
            utilizzo  in  fig.  15,  sono  di  tipo  analogico  e  non  sono  percepibili  dall’orecchio  umano;  vengono
            trasmessi  unitamente  alla  voce  e  il  ripetitore,  o  anche  in  altra  radio  se  la  modalità  è  diretta,
            riconosce  quel  tipo  di  segnale  in  ingresso  e,  in  sua  presenza,  si  attiverà  per  rilanciare  la
            trasmissione, diversamente rimarrà silenziato fino alla ricezione del tono corretto. Oltre a questo
            tipo di toni analogici, esistono anche quelli digitali, denominati dsc (Digital Signal Code) che sono
            di  tipo  digitalizzato  ma  il  cui  principio  di  funzionamento  è  similare.  Esistono  poi  le  chiamate
            selettive, che sono in uso da parte delle Forze dell’ordine e altri organi come i VV.FF, Ambulanze,
            Vigilanza etc. che addirittura permettono chiamate verso gruppi o singoli utenti della propria maglia
            radio. In caso di emergenza, i ripetitori dotati di pannelli solari e batterie si rivelano importantissimi
            per mantenere attive le comunicazioni. Un tipico uso dei toni sub audio si trova ad esempio nelle
            radio PMR, piccoli terminali in banda 446 Mhz con potenza “legale” di 0,5 Watt. Queste radio sono
            molto diffuse presso le catene di elettronica ma anche in quelle specializzate in equipaggiamenti
            outdoor.
            Per volere della Rete Radio  Montana,  è stata  riservata  una  frequenza valida su  tutto  il territorio
            nazionale, per essere di ausilio a chi effettua escursioni in zone boschive e montane, il Can. 8 di
            queste piccole radio, con tono sub audio 16, pari a 114 hz. È divenuta così la frequenza di soccorso
            e  chiamata  per  chi  si  reca  in  montagna.  Le  caratteristiche  morfologiche  della  montagna,  data
            l’altitudine, permettono la ricezione del segnale anche a notevoli chilometri di distanza, malgrado la
            bassa potenza impiegata.  Dallo scrivente sono  state  sperimentate all’estero programmandole con
            toni digitali e riducendo così al minimo la possibilità di interferenze con altri utenti o servizi.

            Ponti radio. E’ necessario tener conto delle minime caratteristiche che lo stesso deve avere al fine
            di soddisfare il suo scopo finale, ossia di garantire una zona di copertura quanto più ampia possibile
                                                           29
   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34