Page 8 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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Fig. 2
L'unità di misura della frequenza, è il ciclo per secondo (hertz, Hz), e prende nome dal fisico
tedesco Heinrich Hertz. Le radioonde possono avere frequenze che vanno da pochi kilohertz a
diversi gigahertz; quelle di lunghezza d'onda più corta hanno frequenza più alta, quelle di lunghezza
d'onda più lunga hanno frequenza più bassa. Ogni onda radio vibra con una propria frequenza che
può essere naturale, come ad esempio alcuni quarzi presenti in natura che sottoposti ad una tensione
di natura elettromagnetica, vibrano con una propria frequenza;. oppure segnali che vibrano ad una
certa frequenza possono anche essere generati da apparecchiature create dall'essere umano come ad
esempio gli oscillatori presenti all’interno delle radio. A seconda del periodo con cui le onde radio
vibrano, vengono classificate in tabelle e denominate in diversi modi al fine di riconoscere le stesse.
L'esempio è quello dell’elastico che, portato a vibrare tra le dita, crea delle oscillazioni prima
velocissime poi via via più ravvicinate fino ad annullarsi. Se, invece, lo stesso elastico avesse la
possibilità di vibrare in modo costante, il numero delle oscillazioni prodotte in un secondo
determinerebbe la frequenza di oscillazione dello stesso. Ad esempio come avviene per la nostra
radio di casa o in auto, la cui gamma di sintonia per le radio commerciali è quella che va da 88 a
108 Mhz in modalità FM (modulazione di frequenza). In futuro, grazie al sistema in via di
sperimentazione DAB (Digital Audio Broadcasting), si spingerà fino ai 200 Mhz con modulazione
non più analogica ma digitale (si ritornerà sull’argomento nel capitolo ). Questo vale per le radio
commerciali ma vi sono numerose altre frequenze in natura, frequenze su cui ricadono altre
tipologie di servizi: ad esempio trasferimenti dati, radar, radiofari, per considerare solo l’aspetto
delle gamme radio, anche la tensione di casa vibra a 50 hertz. I valori di queste frequenze sono
divisi secondo i criteri adottati dalla comunità scientifica. In base alla frequenza di risonanza delle
onde radio le stesse si suddividono secondo queste denominazioni
• VLF da 3 a 30 Kkz. Frequenze con lunghezza d'onda miriametrica
• LF da 30 a 300 khz. Frequenze con lunghezza d'onda chilometrica
• MF da 300 a 3000 Khz. Frequenze con lunghezza d'onda ettometrica
• HF da 3 a 30 Mhz. Frequenze con lunghezza d'onda decametrica
• VHF da 30 a 300 Mhz. Frequenze con lunghezza d'onda metriche
• UHF da 300 a 3000 Mhz. Frequenze con lunghezza d'onda decimetrica
• SHF da 3 a 30 Ghz. Frequenze con lunghezza d'onda millimetrica
• EHF da 30 a 300 Ghz. Frequenze con lunghezza d'onda decimillimetrica.
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