Page 10 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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CAPITOLO 2
PROPAGAZIONE DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE
Dopo aver descritto il concetto di onda elettromagnetica e lunghezza d'onda, si affronta la loro
propagazione nello spazio. Le onde elettromagnetiche si comportano in maniera differente a
seconda della loro frequenza, il tipo di modulazione e a seconda delle stagioni o delle ore del
giorno. Questo è ancor più evidente se si prendono in considerazione le frequenze più basse. In
generale si può affermare che per quel che riguarda le radiocomunicazioni di emergenza, le
frequenze utilizzate sono le HF, VHF e UHF dello spettro radio. Per quel che concerne le frequenze
HF, come già descritto, hanno dei valori che ricadono nell’intervallo da 3 a 30 Mhz. Queste sono
impiegate in caso di emergenze, principalmente per i collegamenti in ambito nazionale, ossia con
copertura che va dai 500 ai 1500 Km. Tali frequenze, ma anche per quelle più basse, si propagano
essenzialmente in tre modalità:
• Onda diretta di superficie
• Onda riflessa dal suolo
• Onda riflessa dalla Ionosfera
Le frequenze in HF sono frequenze che non si propagheranno mai al di fuori dell’atmosfera
terrestre. Le frequenze in HF invece, per la loro conformazione elettromagnetica, vengono riflesse
dalla Ionosfera. Particolari studi sulla propagazione delle onde, hanno dimostrato che è possibile
calcolare in base alle stagioni e alle ore della giornata, la cosiddetta Muf, ossia la massima
frequenza utilizzabile in termini di valore in Mhz, prima che questa venga riflessa dalla Ionosfera.
In questo modo si potrà calcolare quale sarà il massimo angolo di irradiazione verso la terra, e, di
conseguenza, la massima copertura radio ottenibile. Le frequenze in HF vengono influenzate anche
dalle macchie solari, le quali vengono calcolate in base a dei cicli undecennali. Queste ultime
determinano il valore di ionizzazione della Ionosfera e di conseguenza la variazione della
propagazione dei segnali radio attorno al nostro pianeta. Questa gamma si utilizza quando le
antenne riceventi e trasmittenti non sono visivamente a portata ottica.
Per onda diretta di superficie si propagano invece le frequenze più elevate, oltre i 30 Mhz, in questo
caso la copertura rientra entro la linea dell'orizzonte ottico. Le frequenze che ricadono in gamma
VHF/UHF, hanno anche la peculiarità di non essere riflesse dalla Ionosfera, (tranne in caso di
effetto condotto) e si propagano in parte verso lo spazio. Per questo motivo le comunicazioni con
gli astronauti della stazione spaziale internazionale, vengono effettuate su queste gamme di
frequenza. Ultimamente, anche con l’ausilio tecnico dei radioamatori, si sono potute organizzare
delle radio conferenze tra gli istituti scolastici e gli astronauti della ISS (International Space
Station), tanto che il segnale di telemetria della stessa è possibile riceverlo da terra anche con una
semplice radio portatile sintonizzata sulla frequenza di 145.800 Mhz in modalità FM. Condizione
affinché ciò avvenga è che la stazione orbitante passi in quel momento sopra la località in cui ci si
trova.
Allo stesso modo lo scambio dei dati verso i satelliti sia in up link che in down link (ingresso e
uscita), avviene sempre su queste gamme. Lo stesso principio è valido per la telefonia satellitare e
per la ricezione del segnale GPS. Su queste gamme avvengono anche le trasmissioni via EME
(Earth-Moon-Earth Communication), utilizzate dai radioamatori e che consistono nel far rimbalzare
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