Page 37 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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Secondo esempio, prove di sintonia con il COM 4 di Bra. Mi reco in un piccolo comune del Roero
            (Piemonte) ove correttamente erano installate antenne cavi alimentatori e batteria. Installai la mia
            radio bi-banda e iniziai le mie prove di collegamento. Dopo un po’ mi accorsi che dalla radio a 43
            Mhz non usciva alcun suono, anche se la lancetta del S-meter si alzava. In pratica era stata settata
            con il volume a zero e lo squelch al massimo, nessuno avrebbe mai ricevuto nulla. Dopo averla
            sistemata  avvisai  l’unica  vigilessa  presente  che  il  COM  stava  cercando  di  contattarla  su  quella
            radio,  che  poi  era  quella  in  dotazione  al  comune,  la  risposta  fu:  “Ah…  no  faccia  lei  io  non  ne
            capisco nulla di queste cose!”.

            Questi due esempi citati fanno concludere che; nel primo caso, non sempre le istituzioni funzionano
            a dovere o comunque non si è pronti a gestire le emergenze in real time. La seconda situazione che,
            anche se lo fossero, non è detto che ci siano persone preparate per far sì che le cose funzionino
            correttamente. Ci sarebbe anche una terza riflessione da fare, l’anziano operatore CB che, avanti
            con gli anni, era l’unico della frazione in grado di saper utilizzare una radio.

            Quando,  a  seguito  di  una  convenzione  con  il  COM  4  di  Bra  (Cn),  abbiamo  iniziato  un  ciclo  di
            conferenze volte all’utilizzo delle radio e alla gestione delle comunicazioni, avevo in mente proprio
            queste due esperienze vissute in prima persona.

            Quando scoppia una crisi, la popolazione coinvolta si aspetta un aiuto concreto da chi vede che
            indossa una divisa, anche se svolge quel compito in maniera del tutto gratuita. Questa esigenza è
            normale  nelle  psicologia  comportamentale  delle  vittime  coinvolte  dagli  eventi.  Una  minima
            preparazione di base risulta quindi di fondamentale importanza, non solo verso chi si soccorre, ma
            anche verso noi stessi per evitare di compiere azioni che rischiano di mettere a repentaglio la nostra
            e l’altrui incolumità. Una buona formazione sta quindi alla base per intervenire in maniera serena e
            adeguata. La gestione delle comunicazioni riveste particolare importanza da questo punto di vista,
            quando siamo seduti davanti al nostro terminale radio dobbiamo comportarci in maniera quanto più
            attenta possibile, annotare tutto, farsi ripetere i messaggi non copiati correttamente e magari essere
            in grado di cambiare un fusibile bruciato o costruire un’antenna artigianale. Con questa mia tesi
            spero di essere riuscito a far capire almeno i concetti basilari che stanno alla base di tutto questo,
            certo del fatto che ogni evento ha bisogno di risposte diverse quando questi si verificano.




            Giunto  adesso  alle  conclusioni  finali,  solitamente  questo  è  il  tempo  riservato  alle  dediche  e  ai
            ringraziamenti. In questa circostanza non posso fare altro che dedicare questo mia tesina a tutti i
            volontari che, in maniera altruistica, con tanta umanità e ricordiamolo, in forma totalmente gratuita,
            nel corso degli anni, hanno perso la propria vita nel tentativo di salvare quella del prossimo. A loro
            dedico questo mio lavoro certo del fatto che meriterebbero opere di ben più elevato spessore come è
            giusto sia da fare nei confronti degli eroi del quotidiano. Ringraziamenti ancora a tutti gli amici
            impegnati nel volontariato con la speranza di essere riuscito a trasmettere qualcosa che, mi auguro,
            non dovranno mai mettere in pratica in futuro.








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